Vuoto

Giu 8, 2020 | Emozioni

Tutti i peccati sono dei tentativi di colmare dei vuoti.

Simone Weil

Cosa è il vuoto?

Vuoto e pieno sono due concetti strettamente collegati tra di loro, se copriamo il vuoto non permettiamo ad una parte di noi di tornare, ossia il vuoto sarà sempre più vuoto.

Il vuoto nasconde in sé il concetto di pieno, permettiamo al pieno di emergere, l’unico modo di farlo è lasciare spazio al vuoto, stare con quella sensazione ci permettere di fare emergere la parte più autentica di noi.

Imparare a non agirelasciar scorrere, osservando senza interferire nel processo.

Imparare a stare nel vuoto, significa fare pulizia.

Nel libro dal titolo: “Qualcosa” di Chiara Gamberale, emerge un concetto che ci aiuta a comprendere meglio il senso di saper stare nel vuoto e cosa comporta non riuscire a stare in quella sensazione. Ispirata dal libro, riporto una frase per me significativa: “Temo tu abbia sempre sottovalutato il non- fare. È un’attività per cui ci vuole parecchio impegno, sai? Proprio grazie al non fare e con l’aiutino di Madama Noia, allora si che potrai conoscerti, sapere chi sei. A quel punto, solo a quel punto, sarai libera di aiutare chi ti pare e di mangiare quello che preferisci. Ma non avrai bisogno di farlo per sentirti nel giusto. Avrai davvero voglia di farlo”.

“Pensa ad una bottiglia, la sua parte più importante quale è?”

“ …Quella che si riempie di acqua o di sciroppo di lampone o di altro”

“Esatto, cioè la parte piena di vuoto! Grazie a quella parte, la bottiglia potrà venire riempita di acqua o di sciroppo o di altro…”

“Ma se qualla parte è sporca, saranno sporchi pure l’acqua, lo sciroppo di lampone o altro”

“Quindi?”

“Quindi, se non farai pace con lo spazio vuoto dentro di te, niente potrà mai davvero riempirti”

“Nemmeno un marito?”

“Tantomeno un marito, ricorda: tutto quello che ti serve per riempire la tua vita è robaccia, è acqua sporca. Tutto quello che la tua vita accoglierà, perché le capita e perché comunque le starebbe bene anche essere vuota, è invece roba buona, acqua pulita”.

Smettila di essere una bottiglia, è una provocazione che ripropongo a te che stai leggendo questo articolo.

Quando ci troviamo di fronte a un problema, ad un dubbio, continuare a ragionarci o meglio a rimuginarci, non porta a nulla, se non a chiudersi sempre di più.

Non sempre un atteggiamento interventista è vincente, anzi.

A volte il vuoto non è assenza ma gestazione, che porta alla nascita di qualche cosa di nuovo o di una parte autentica di noi, che avevamo messo da parte e che in questo modo riemerge, portando maggior benessere.

E tu cosa fai quando ti senti vuota/o? Lo riempi quel vuoto, con cosa?

                                                                                           Psicologo Saronno Psicologo Como

 

Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi.
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