Bullismo

Mar 13, 2015 | Vittimologia

La vulnerabilità delle vittime.

Si considera molto il punto di vista dalla prospettiva del persecutore, poco dal punto di vista della vittima. In queste situazioni, oltre alla scuola e ai genitori, bisogna insegnare alla vittima a reagire. Molte vittime vengono scelte in quanto più deboli, isolate, o più giovani di altri. La scelta del bullo si orienta al pieno controllo dell’individuo che pertanto deve avere caratteristiche di persona che non sa difendersi, cosicchè il bullo aumenti il controllo sul soggetto ed il potere sulle vittime, facendo si che anche il gruppo circostante lo tema.

Chi è solito subire forme di maltrattamento da adulti quali i propri genitori, risultano passivi ai maltrattamenti stessi in quanto li ritengono aspetti integranti di una relazione normale. Oppure al contrario bambini, ragazzi, iperprotetti convinti che per essere amati bisogna mostrarsi deboli, dipendenti dagli altri. Può risultare importante lavorare sull’autostima della vittima che tende a perderla nel subire le umiliazioni del bullo. Necessario è non dare importanza alle affermazioni, provocazioni del bullo (il tono della potenziale vittima deve essere assertivo, sicuro ma non aggressivo), tra le altre opzioni risulta utile dare ragione(il bullo non si aspetta di essere capito) e allontanarsi. Importante è ampliare il gruppo di amici, per evitare l’isolamento favorevole al bullo.

Bullismo: la vulnerabilità delle vittime.

Articolo a cura della Psicologa Psicoterapeuta Dott.ssa Sara Garibaldi.
Riceve su appuntamento a Saronno, Como e Online su Skype e Whatsapp.
Chiamare il nr. 349 73 35 199 oppure compilare il modulo on line.

Psicologo Saronno – Psicologo Como – Psicologo Online